Il 2022 verrà ricordato come l’anno in cui si è ricominciato ad istallare fotovoltaico in Italia.  Dopo il boom registrato negli anni 2010, a cui è seguita una crisi di settore che ha portato la maggior parte delle aziende nate all’epoca a chiudere i battenti o a convertirsi, si sta registrando una nuova ondata di investimenti nel settore. In Italia nel primo trimestre 2022 la nuova potenza connessa ammonta a 377 MW, in crescita del 116% rispetto allo stesso periodo del 2021 (32.430 impianti, +117%). I motivi di tanta abbondanza sono diversi:

a) Parte di questi investimenti sono dovuti alle mutate condizioni di mercato che hanno spinto verso l’alto i prezzi dell’energia elettrica e delle fonti fossili per la sua produzione (es gas).

b) Il secondo motivo è il costo del denaro ancora sufficientemente basso da indurre gli investitori a finanziare i loro investimenti tramite l’indebitamento.

Se il mercato è ben predisposto, anche il sistema degli incentivi è molto corposo

c) Un primo blocco di investimenti è legato alle politiche fiscali che hanno garantito credito di imposta pari al 110% degli investimenti per l’efficientamento energetico degli immobili. Questo ha generato una forte domanda connessa al residenziale.

In agricoltura, settore energivoro in cui finora il fotovoltaico è stato contenuto dalle precauzioni di tipo paesaggistico, sta crescendo l’interesse grazie a due forme di supporto

d) I classici PSR (Piani di sviluppo rurale) che ne incentivano su base regionale l’investimento con contributi a fondo perduto del 40-50%

e) E il bando Mipaaf, prossimo all’avvio, che cofinanzia, in tutta Italia, la realizzazione degli impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati produttivi del settore agricolo ed agroindustriali con un contributo a fondo perduto che va dal 40 al 70%

Grazie al MIPAAF l’istallazione degli Impianti fotovoltaici costa meno. La misura prevista nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare” del valore di 1.500Milioni di € di aiuti, permette di ottenere un finanziamento a fondo perduto pari a:

• 40% dell’investimento in tutta Italia

• 50% nelle regioni meno sviluppate Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

• un ulteriore 20% nel caso di

– giovani agricoltori,

– investimenti collettivi,

– investimenti in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici ai sensi dell’articolo 32 del regolamento (UE) n. 1305/2013.

Sommando risparmi e finanziamento fondo perduto si riesce a ripagare l’investimento in meno di 2 anni.

I beneficiari sono imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria, imprese agroindustriali e indipendentemente dai propri associati, alcune cooperative agricole.

Gli interventi ammissibili, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, sono:

• l’installazione di impianti fotovoltaici,

• rimozione e smaltimento dell’amianto (e, se del caso, l’eternit) dai tetti,

• realizzazione dell’isolamento termico dei tetti,

• realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria) mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria.

Con GTI srl ti assicuri 25 anni di esperienza tecnica e un servizio “tutto compreso” che include:

• sopraluogo e preventivo,

• domanda di finanziamento,

• supporto per analisi di bancabilità dell’investimento,

• istallazione impianto,

• sicurezza sul cantiere,

• rendicontazione spese,

• manutenzione impianto.

Inoltre, i compensi di GTI sono inclusi nei costi ammessi e vengono rimborsati.